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In Italia, interventi di bonifica sono avvenuti principalmente nel secolo scorso per poter recuperare aree di territorio destinate all’agricoltura o a nuovi insediamenti cittadini. Non si trattava solo di un risanamento in senso idrico ma anche igienico: andando infatti a risanare le zone paludose, si eliminava il problema di insetti e zanzare, principali portatori della malaria, contribuendo così a un miglioramento del tenore di vita degli abitanti.
L’episodio più significativo nella storia della bonifica italiana è sicuramente quello dell’Agro-Pontino, a sud di Roma, negli anni Venti del Novecento: fu infatti un intervento di tipo integrale dove non si operò solo dal punto di vista del recupero dei terreni ma anche alla manutenzione e costruzione di strade, sviluppo di aree urbane e costruzione di veri e propri paesi, tuttora esistenti.
Anche la Pianura Padana, e in particolare la zona di Venezia sono state oggetto di grandi opere di bonifica, che ci permettono di godere ancora oggi della bellezza e dell’unicità di paesaggi come quello della laguna.
Un altro esempio di opere di bonifica è quello accaduto in Olanda, anche questo a inizio del Novecento in cui un’intera regione fu preservata dall’azione delle maree grazie a un efficiente sistema di dighe che, ancora oggi, evita che le terre sotto al livello del mare vengano inondate.
Infine, ancora più indietro nel tempo troviamo la diga di Assuan, in Egitto, edificata tra il 1889 e il 1912 per contrastare le piene del fiume Nilo. Quello che allora venne considerato un magnifico esempio di ingegneria civile e industriale servì per recuperare ettari di terreno coltivabile.
Oggi le attività di bonifica sono gestite ed eseguite dai Consorzi, enti a carattere pubblico, costituiti da proprietari privati di immobili o fabbricati all’interno di un territorio circoscritto. Ovviamente, i lavori di questi enti sono peculiari in base alla tipologia di territorio in cui operano e si diversificano non poco: regolazione delle acque tramite impianti di sollevamento, realizzazione e manutenzione reti scolanti, interventi in concomitanza di eventi meteorologici particolari, prevenzione di erosioni e frane, salvaguardia dei terreni produttivi, sfalcio dell’erba lungo i fossi, lavori forestali.
Le attività di questi enti è fondamentale per il loro carattere di “guardiani” del territorio tramite una costante e attenta osservazione dei terreni e delle reti idriche. Per la loro profonda conoscenza delle diverse dinamiche del paesaggio, i Consorzi sono spesso coinvolti nella pianificazione territoriale e urbana, in processi di prevenzione e salvaguardia dall’inquinamento ambientale e protezione del suolo.
Se nel passato la bonifica rappresentava uno sviluppo non solo ingegneristico e tecnico, ma anche un’occasione di miglioramento delle condizioni per la popolazione, oggi è un esempio di risanificazione di aree inquinate riportate al loro stato naturale e di prevenzione dei danni all’ambiente.