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ATTIVITÀ DI BONIFICA

L’attività di bonifica consiste in un insieme di operazioni su una determinata porzione di territorio in stato paludoso o malsano, col fine di renderlo utilizzabile a scopi agricoli o di urbanizzazione.

Anche se storicamente la bonifica più comune è quella di tipo idrica, negli ultimi decenni sono state attuate altre tecniche per risanare zone particolarmente inquinate e rese pericolose: aree industriali che rilasciano scorie nelle falde acquifere, terreni contaminati da versamenti di sostanze tossiche ne sono alcuni esempi.

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MACCHINE PER LE ATTIVITÀ DI BONIFICA

I lavori di bonifica diversificano ampiamente in base alle caratteristiche del territorio: per questo motivo occorre dotarsi di macchinari versatili e professionali.
Macchine semoventi idrostatiche raggiungono anche gli spazi più impervi grazie ai bracci telescopici sia per edificare nuovi canali di scolo che per lo sfalcio dell’erba.
I robo porta attrezzi possono essere configurati con una varietà di attrezzature e operano su pendenze fino a 55°.

MACCHINE PER LA BONIFICA

I lavori di bonifica diversificano ampiamente in base alle caratteristiche del territorio: per questo motivo occorre dotarsi di macchinari versatili e professionali.
Macchine semoventi idrostatiche raggiungono anche gli spazi più impervi grazie ai bracci telescopici sia per edificare nuovi canali di scolo che per lo sfalcio dell’erba. I robo porta attrezzi possono essere configurati con una varietà di attrezzature e operano su pendenze fino a 55°.

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logo roboevo - porta attrezzi radiocomandato cingolato - energreen macchine professionali
RoboEVO è qui attrezzato con testata trinciante Head 130:
il porta attrezzi si dimostra agile anche in contesti di forte pendenza
come argini e sponde.
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RoboEVO è qui attrezzato con testata trinciante Head 130:
il porta attrezzi si dimostra agile anche in contesti di forte pendenza come argini e sponde.
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RoboEVO è qui attrezzato con testata trinciante Head 130: il porta attrezzi si dimostra agile anche in contesti di forte pendenza come argini e sponde.
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ILF B2000 grazie al braccio telescopico da 17 metri
e alla cabina rotante a 360°
riesce a raggiungere anche le zone di sfalcio più difficili.
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ILF B2000 grazie al braccio telescopico da 17 metri
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riesce a raggiungere anche le zone di sfalcio più difficili.
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ILF B2000 grazie al braccio telescopico da 17 metri
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In Italia, interventi di bonifica sono avvenuti principalmente nel secolo scorso per poter recuperare aree di territorio destinate all’agricoltura o a nuovi insediamenti cittadini. Non si trattava solo di un risanamento in senso idrico ma anche igienico: andando infatti a risanare le zone paludose, si eliminava il problema di insetti e zanzare, principali portatori della malaria, contribuendo così a un miglioramento del tenore di vita degli abitanti.
L’episodio più significativo nella storia della bonifica italiana è sicuramente quello dell’Agro-Pontino, a sud di Roma, negli anni Venti del Novecento: fu infatti un intervento di tipo integrale dove non si operò solo dal punto di vista del recupero dei terreni ma anche alla manutenzione e costruzione di strade, sviluppo di aree urbane e costruzione di veri e propri paesi, tuttora esistenti.
Anche la Pianura Padana, e in particolare la zona di Venezia sono state oggetto di grandi opere di bonifica, che ci permettono di godere ancora oggi della bellezza e dell’unicità di paesaggi come quello della laguna.
Un altro esempio di opere di bonifica è quello accaduto in Olanda, anche questo a inizio del Novecento in cui un’intera regione fu preservata dall’azione delle maree grazie a un efficiente sistema di dighe che, ancora oggi, evita che le terre sotto al livello del mare vengano inondate.
Infine, ancora più indietro nel tempo troviamo la diga di Assuan, in Egitto, edificata tra il 1889 e il 1912 per contrastare le piene del fiume Nilo. Quello che allora venne considerato un magnifico esempio di ingegneria civile e industriale servì per recuperare ettari di terreno coltivabile.

Oggi le attività di bonifica sono gestite ed eseguite dai Consorzi, enti a carattere pubblico, costituiti da proprietari privati di immobili o fabbricati all’interno di un territorio circoscritto. Ovviamente, i lavori di questi enti sono peculiari in base alla tipologia di territorio in cui operano e si diversificano non poco: regolazione delle acque tramite impianti di sollevamento, realizzazione e manutenzione reti scolanti, interventi in concomitanza di eventi meteorologici particolari, prevenzione di erosioni e frane, salvaguardia dei terreni produttivi, sfalcio dell’erba lungo i fossi, lavori forestali.
Le attività di questi enti è fondamentale per il loro carattere di “guardiani” del territorio tramite una costante e attenta osservazione dei terreni e delle reti idriche. Per la loro profonda conoscenza delle diverse dinamiche del paesaggio, i Consorzi sono spesso coinvolti nella pianificazione territoriale e urbana, in processi di prevenzione e salvaguardia dall’inquinamento ambientale e protezione del suolo.

Se nel passato la bonifica rappresentava uno sviluppo non solo ingegneristico e tecnico, ma anche un’occasione di miglioramento delle condizioni per la popolazione, oggi è un esempio di risanificazione di aree inquinate riportate al loro stato naturale e di prevenzione dei danni all’ambiente.